Unghia incarnita
L’unghia incarnita è una patologia frequente, che affligge uomini e donne allo stesso modo e generalmente si presenta al primo dito dei piedi, l’alluce.
Cosa bisogna fare?
Unghia incarnita
Fasi di gravità
Le fasi di gravità di un’onicocriptosi sono state presentate dal Dr. Heifetz già nel 1937:
Grado 1: gonfiore ed eritema del solco ungueale laterale. I margini vengono coperti dai tessuti sempre più infiammati del solco laterale.
cause
Le cause dell'unghia incarnita
Il modo errato di tagliarsi le unghie
Se tagliate troppo corte, durante la deambulazione, la pressione richiesta dal movimento, si concentrerà maggiormente sulla parte finale del tessuto molle, sprovvisto di sufficiente unghia, e col passare del tempo, i tessuti, tenderanno a svilupparsi verso l’alto e al momento della ricrescita, l’unghia si ritroverà bloccata e incuneata in una neoformazione “gonfiatasi” nel frattempo. Nel caso, invece, si tagli troppo obliquamente l’unghia, si va incontro al rischio di farla incarnire nei solchi ungueali e si aumentano i fattori di rischio di recidiva, avendo comunque lasciato dentro speroni di unghia che non si vedono, ma che crescendo si affossano nel solco ungueale che nel frattempo si è riposizionato al posto dell’unghia.
Indossare calzature troppo strette
La scarpa priva di spazio sufficiente per far appoggiare l’intero avampiede, va ad impedire il corretto movimento delle dita, sacrificando la punta e comprimendola verso il bordo della calzatura. L’unghia non avendo a disposizione lo spazio sufficiente, subirà diversi micro traumi ripetuti che la porteranno, nel tempo, a svilupparsi in maniere errata e ad incarnirsi.
Urti e traumi
Può capitare di essere soggetti a un colpo inaspettato, anche compiuto da terzi, magari mentre si stava svolgendo un’attività sportiva oppure un oggetto pesante che ci cada sopra. In questo caso, il colpo subito favorisce la lesione del solco dell’unghia nella sua parte delicata, favorendo un’errata crescita.
Cause di origine biomeccanica ed anatomica
Il valgismo dell’alluce: la compressione del primo dito sul secondo comporta una lesione dei tessuti periungueali laterali, dovuta alla ripetizione del microtrauma unghia-tessuti molli.
La pronazione dell’avampiede: mancando del giusto appoggio podalico durante la propulsione del piede nella camminata, si va ad aumentare la pressione sui tessuti molli periungueali degli alluci.
Il piede quadrato: il secondo dito avendo raggiunto la stessa lunghezza del primo, può favorire l’unghia incarnita grazie al continuo appoggio costante sul primo dito per il conflitto ripetuto tra il I-II dito.
Queste situazioni morfo-biomeccaniche portano inizialmente alla onicofosi che, se non curata adeguatamente si può complicare in onicocriptosi per scorretto taglio dell’unghia, sovrapposizione micotica, uso di calzature e calze strette o inadatte.
Il modo errato di tagliarsi le unghie
Se tagliate troppo corte, durante la deambulazione, la pressione richiesta dal movimento, si concentrerà maggiormente sulla parte finale del tessuto molle, sprovvisto di sufficiente unghia, e col passare del tempo, i tessuti, tenderanno a svilupparsi verso l’alto e al momento della ricrescita, l’unghia si ritroverà bloccata e incuneata in una neoformazione “gonfiatasi” nel frattempo. Nel caso, invece, si tagli troppo obliquamente l’unghia, si va incontro al rischio di farla incarnire nei solchi ungueali e si aumentano i fattori di rischio di recidiva, avendo comunque lasciato dentro speroni di unghia che non si vedono, ma che crescendo si affossano nel solco ungueale che nel frattempo si è riposizionato al posto dell’unghia.
Indossare calzature troppo strette
La scarpa priva di spazio sufficiente per far appoggiare l’intero avampiede, va ad impedire il corretto movimento delle dita, sacrificando la punta e comprimendola verso il bordo della calzatura. L’unghia non avendo a disposizione lo spazio sufficiente, subirà diversi micro traumi ripetuti che la porteranno, nel tempo, a svilupparsi in maniere errata e ad incarnirsi.
Urti e traumi
Può capitare di essere soggetti a un colpo inaspettato, anche compiuto da terzi, magari mentre si stava svolgendo un’attività sportiva oppure un oggetto pesante che ci cada sopra. In questo caso, il colpo subito favorisce la lesione del solco dell’unghia nella sua parte delicata, favorendo un’errata crescita.
Cause di origine biomeccanica ed anatomica
Il valgismo dell’alluce: la compressione del primo dito sul secondo comporta una lesione dei tessuti periungueali laterali, dovuta alla ripetizione del microtrauma unghia-tessuti molli.
La pronazione dell’avampiede: mancando del giusto appoggio podalico durante la propulsione del piede nella camminata, si va ad aumentare la pressione sui tessuti molli periungueali degli alluci.
Il piede quadrato: il secondo dito avendo raggiunto la stessa lunghezza del primo, può favorire l’unghia incarnita grazie al continuo appoggio costante sul primo dito per il conflitto ripetuto tra il I-II dito.
Queste situazioni morfo-biomeccaniche portano inizialmente alla onicofosi che, se non curata adeguatamente si può complicare in onicocriptosi per scorretto taglio dell’unghia, sovrapposizione micotica, uso di calzature e calze strette o inadatte.
Unghia incarnita: sintomi e conseguenze
Conseguenze di una mancata cura
- Dolore intenso concentrato sull’intero dito
- Arrossamento intorno all’unghia
- Gonfiore concentrato sulla completa zona colpita
- Infezione con possibilità di drenaggio di liquidi e fuoriuscita di pus (granuloma).
È prudente agire con la giusta tempistica ed essere a conoscenza dei corretti metodi della cura del nostro piede.
Granuloma reattivo per mancate cure
Quando si ha l’unghia incarnita, è facile che si formi Granuloma Reattivo, una crescita esagerata del tessuto dermico, morbido, spesso, colmo di pus e facilmente sanguinante. Bisogna intervenire subito, in quanto ha la capacità di svilupparsi in breve tempo fino a trasformarsi in infezione. Il Granuloma Reattivo può essere curato con due prospettive diverse: o come medicazione tramite un processo curativo, per far calmare il dolore e far diminuire l’infezione, favorendo poi il trattamento podologico; oppure, come preparazione all’intervento podoiatrico diminuendo la pericolosa carica batterica ed evitando così l’esposizione a rischiose infezioni.
Unghia incarnita
Consigli e prevenzione
A meno che il problema sia congenito, i modi migliori per prevenire le unghie incarnite sono:
- Proteggere il più possibile i piedi dai traumi o urti quando si è scalzi
- Indossare calzature e calzini comodi
- Tagliare le unghie in modo corretto, (non dovrebbero mai essere più corte della punta del dito e devono avere una forma simil quadrata, senza arrotondare gli angoli)
- Mantenere un accurata igiene
- Tenere i piedi asciutti e idratati con specifiche creme
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Unghia incarnita: pareri degli esperti
Consigli ed errori
Sicuramente su questa patologia non si ha la necessità di applicare creme o medicine con proprietà antibiotiche, principalmente per due essenziali motivi: la crema causa un’ostruzione e un deterioramento del Granuloma e l’azione antibiotica non possiede caratteristiche dimostrate e verificate per eliminare i batteri dato che si è di fronte al caso di una ferita “viva” e in continua reinfezione per la presenza della spicula ungeale incisiva, oltre al fatto che l’utilizzo ripetuto di antibiotici aumenta la resistenza batterica.
Anche la decisione di curarla tramite l’uso di antisettici, come i derivati del cloro o lo iodopovidone, è fortemente sconsigliato, perché tali prodotti aumentano solamente l’irritazione e la lesione invece di lenirla e di guarirla.
Infine sono da escludere i pediluvi di acqua calda con sali che hanno proprietà inadeguate e non risolutivi.
Una buona risoluzione del granuloma si ottiene tramite una crema senza alcuna proprietà antibiotica e priva di controindicazioni: l’Arnica. È proprio grazie alle sue naturali proprietà antinfiammatorie e analgesiche che entra a far parte dei rimedi naturali più efficaci. Per curare il granuloma si consigliano ripetuti impacchi di Arnica da trattenere tutta la notte, spalmandola abbondantemente sull’intera zona infiammata, non facendola assorbire interamente e appoggiando un velo di pellicola trasparente lungo tutto il dito in modo da non farlo andare su altre zone. L’Arnica aiuta il riassorbimento dell’infiammazione riducendo rapidamente il dolore. Questo tipo di trattamento omeopatico si applica esclusivamente se il Granuloma è ancora di piccole dimensioni e gestibile, se invece possiede caratteristiche più importanti, bisogna rivolgersi immediatamente ad un podologo podiatra per valutare di intervenire podologicamente o podoiatramente.