da Staff Podomedica | Gen 13, 2020 | News
2020 Podomedica si rinnova!
I nostri obiettivi, la nostra passione e l’attenzione per il paziente ci spingono quotidianamente ad aggiornarci.
Nuovi strumenti, nuove tecniche per essere sempre in linea con i tempi, concentrandoci su ciò che è più all’avanguardia, ecco perché abbiamo deciso di rinnovare la nostra immagine cercando di trasmettere quello che è Podomedica oggi, un centro in continua evoluzione, competente e professionale.
Un centro che proprio quest’anno si arricchisce di una nuova figura professionale la Dott.ssa Camilla Avagnina, la quale dopo anni all’estero di attività, ricerche e studi entra a far parte del team portando con se’ tutta la freschezza e intraprendenza di una figura professionale giovane e l’esperienza acquisita grazie ad approcci differenti testati lavorando sul campo con altri professionisti del settore.
Innovazione e avanguardia saranno le parole d’ordine per il nostro 2020, un anno di innumerevoli novità, che vedrà inoltre l’approdo di Podomedica in una delle città italiana più all’avanguardia: Milano.
Con questo spirito di rinnovamento, innovazione e continua evoluzione salutiamo l’inizio del nuovo anno
da Staff Podomedica | Dic 17, 2018 | News
PROF. LUCA AVAGNINA IN DIRETTA SU FACEBOOK MEDICINA 33 – TG2
Venerdi 21 dicembre dalle 11 andrà in onda sulla pagina Facebook del Tg2 la mia intervista a #medicina33 condotta dalla Dott.ssa Laura Berti.
Risponderò alle domande dei pazienti dal web sui problemi ai piedi, ed in particolare : alluce valgo, alluce rigido e fascite plantare.
Non Mancate !
#SaveTheDate
da Staff Podomedica | Nov 13, 2018 | News
Il diabete è una malattia cronica che si verifica quando il pancreas non produce abbastanza insulina o quando il corpo non utilizza in modo efficiente l’insulina prodotta. L’effetto del diabete non controllato è l’iperglicemia (aumento della glicemia).
TIPI DI DIABETE
Esistono tre tipi di diabete:
- Il diabete di tipo 1 (precedentemente chiamato diabete insulino-dipendente o giovanile) è caratterizzato dall’assenza di sintesi di insulina.
- Il diabete di tipo 2 (precedentemente chiamato diabete non insulino-dipendente o ad insorgenza nell’età adulta) ha la sua origine nell’incapacità dell’organismo di usare efficacemente l’insulina, che è spesso il risultato di un eccesso di peso o di inattività fisica.
- Il diabete gestazionale corrisponde a un’iperglicemia rilevata per la prima volta durante la gravidanza.
INCIDENZA
Il diabete è una malattia con un’incidenza pari al 5% della popolazione mondiale, con una tendenza ad aumentare costantemente, il che ci porta a capire la sua importanza sociale.
La comparsa di nuovi casi ogni anno si verifica principalmente a causa di due fattori:
- L’aumento dell’incidenza dell’obesità e dello stile di vita sedentario.
- La crescita della popolazione e la longevità dei paesi industrializzati.
COMPLICAZIONI DEL DIABETE
L’iperglicemia nel tempo può causare neuropatie (danni ai nervi) e vascolopatie (danni ai vasi sanguigni).
Diabete e il corpo umano
Le complicanze vascolari del diabete mellito rappresentano la principale causa di morbilità e mortalità tra la popolazione diabetica in quanto riducono l’aspettativa di vita e aumentano il rischio di soffrire di malattie cardio e cerebrovascolari. Sono anche responsabili di altri tipi di malattie derivate dal diabete, come la cecità dovuta a retinopatia, insufficienza renale, insufficienza epatica o piede diabetico.
PIEDINO DIABETICO
L’importanza del piede diabetico è data dal suo coinvolgimento, si presentano infatti problemi nel 15% dei diabetici.
Le cause: le cause delle lesioni del piede diabetico sono la neuropatia periferica (coinvolgimento dei nervi) e le malattie vascolari (mancanza di afflusso di sangue).
La neuropatia periferica causa la richiesta di sensibilità del piede, che può innescare la comparsa di lesioni con assenza di dolore (perdita della funzione protettiva di vigilanza del dolore). Atrofia muscolare, la perdita della funzione muscolare, porta a deformazioni che possono causare punti di iperpressione o aree maggiormente esposte a episodi di sfregamento, oltre che ad aumentare la secchezza della pelle e di lacerazioni.
La vascolopatia inibisce l’afflusso sufficiente di ossigeno e di sostanze nutritive al piede, di conseguenza le lesioni causate sono molto più lunghe da guarire ed aumenta il rischio di complicanze.
Il fattore aggravante principale nel piede diabetico è l’infezione, poiché nei diabetici il sistema immunitario è depresso. L’infezione interviene molto negativamente sulle lesioni del piede.
Il podologo è, quindi, una figura di primo piano nella prevenzione e nel trattamento del piede diabetico.
Cosa fa il Podologo durante la prima visita :
• Anamnesi del paziente per ottenere alcune informazioni che possono risultare utili alla definizione della diagnosi: pregressa ulcera/amputazione, durata del diabete, condizione abitativa, malattie dei parenti prossimi, precedenti interventi chirurgici;
• Ispezione del piede per rilevare la presenza di sintomi che possono far pensare a complicanze (arrossamenti, ferite aperte, tagli, vesciche);
• Ricerca dei riflessi per cercare lo stimolo al fine di sondare il rischio di insensibilità e quindi alto rischio di ulcerazione;
• Valutazione della sensibilità tattile del piede;
• Valutazione della sensibilità vibratoria: applica un biotesiometro sul malleolo e sul I° dito del paziente o utilizza un diapason;
• Medicazione di ulcere podaliche;
• Realizzazione di ortesi plantari su misura e supporto all’acquisto di calzature adeguate, per ridurre i picchi di pressione a livello della superficie plantare e dorsale del piede;
• Educazione sanitaria: fornisce le linee guida per l’igiene e la pulizia del piede, fondamentale per la prevenzione.
L’assistenza podologica è fondamentale soprattutto quando si è già verificata un’amputazione anche minima, per scongiurare una recidiva.
Quando fanno la loro sintomi come ridotta sensibilità, formicolii, arrossamenti, freddo o caldo eccessivi, lesioni che fanno fatica a rimarginarsi, è sempre consigliabile prenotare tempestivamente una visita dal podologo.
A cura dello staff PODOMEDICA ALIPOD CLINIC
da Staff Podomedica | Ago 7, 2018 | News
La corretta postura durante la scuola dell’infanzia e primaria è fondamentale. Cattive abitudini ed errori, come zaini troppo pesanti o posture scorrette durante lo studio e il gioco, possono creare problemi alla schiena dei nostri ragazzi.
E’ durante gli anni della scuola infatti in cui si svolge la crescita principale del nostro corpo. Una cattiva postura può contribuire a uno sviluppo inadeguato della muscolatura che sostiene la colonna vertebrale, con conseguente minor elasticità, dolore e a volte atteggiamento di dorso curvo.
È peraltro in questo periodo che si possono presentare patologie della colonna vertebrale come la scoliosi. La protezione della schiena del bambino come la corretta gestione del peso dello zaino e la postura durante lo studio e il gioco devono essere collocati all’interno di una più ampia educazione alla salute e alla promozione di corretti stili di vita, soprattutto una sana alimentazione e una buona attività fisica.
Controlli “globali” della crescita del bambino e del suo apparato muscolare e scheletrico, dai denti ai piedi, contribuiscono a proteggere la schiena e alla diagnosi e trattamento precoce delle malattie della colonna.
1. Insegnare ai bambini ad assumere una corretta postura appena iniziano ad andare a scuola, sia in posizione eretta che da seduti
2. Quando il bambino è seduto, deve mantenere una posizione dritta della colonna vertebrale
Banchi e sedie devono essere di altezza adeguatamente proporzionata al bambino che li usa, per evitare una posizione forzatamente curva della colonna vertebrale
3. Correggere la postura al bambino anche quando utilizza apparecchi elettronici e videogiochi L’uso sempre più frequente di monitor, videogiochi, Ipad, ecc., anche al di fuori delle ore scolastiche, può favorire una prolungata posizione scorretta e inadeguata
4. Sport e bambino, diamoci una mossa
L’attività fisica, fuori e dentro la scuola, è importante, perché nella fase della crescita (in altezza e peso) contribuisce ad allenare la muscolatura del dorso, che sostiene la colonna vertebrale del bambino
5. Alleggerire zaini e maxi zaini
Il peso dello zainetto non dovrebbe superare il 10-15 per cento del peso corporeo dell’alunno che lo indossa. Scegliere un modello adeguato all’età e al peso del bambino, con bretelle ampie e imbottite, con un rinforzo schienale e una cintura addominale
6. Indossare lo zaino in maniera corretta
Far sì che il carico venga ripartito simmetricamente sul dorso e non su un solo lato: un carico asimmetrico comporta un carico aumentato per la colonna in atteggiamento posturale non fisiologico. Lo zaino deve aderire alla schiena, bisogna perdere un po’ di tempo per regolare bene le bretelle. Non portare mai lo zaino su una spalla sola o con la parte inferiore troppo scesa sul bacino
7. Non sovraccaricare i “trolley”
Spesso il carico è eccessivo “perché ci sono le ruote”, ma il peso rende necessari movimento bruschi e sollevamenti, anche per brevi tratti, di carichi eccessivi per un bambino, che possono provocare strappi e contratture lombari
8. Educare a un corredo scolastico essenziale
I docenti sono parte attiva nella promozione della salute e della sicurezza dei bambini, anche attraverso l’organizzazione delle didattica. Già da qualche anno, le case editrici hanno iniziato a stampare i testi scolastici in fascicoli, proprio per consentire di alleggerire il peso degli zaini scolastici, in attesa degli e.book
9. Prestare attenzione a segnali di possibili problemi alla schiena
Nel periodo tra la quinta elementare e la prima media i ragazzi si trovano in quella fase dell’età evolutiva in cui possono manifestarsi alcune patologie della colonna vertebrale. Si tratta principalmente della scoliosi idiopatitica, del dorso curvo, del mal di schiena (causato a volte da spondilolistesi). Sono patologie poco frequenti, per esempio la scoliosi idiopatica può interessare 2-2,5% della popolazione, per le quali è però necessaria una diagnosi precoce e corretta
10. Considerare le insidie di un’età “critica”
L’ingresso nell’adolescenza può rendere difficile da parte dei genitori e degli insegnanti l’individuazione del problema alla schiena. Spesso una deformità in ipercifosi della colonna vertebrale viene erroneamente scambiata per una postura assunta per timidezza
Ministero della Salute
da Staff Podomedica | Giu 25, 2018 | News
La Sesamoidite: sintomi, cause e trattamento di questa fastidiosa patologia.
La sesamoidite, è un quadro clinico che racchiude l’infiammazione delle ossa sesamoidi del piede e delle strutture che li avvolgono.Il dolore si manifesta sotto l’alluce durante il carico soprattutto nella parte finale del passo, o durante quelle attività sportive che richiedono grandi sollecitazioni nella parte avampodalica. Per questa ragione spesso si crea una postura antalgica scorretta che pone il piede in supinazione ovvero caricando il peso nella parte esterna del piede, evitando in questo modo il carico sotto la zona dolorante.
Le ossa Sesamoidi sono due piccole ossicini che si trovano al di sotto dell’alluce avvolti dei tendini flessori che permettono di stabilizzare il metatarso facilitando in questo modo la propulsione e l’impulso del passo. Agiscono come piccole puleggie e forniscono una superficie su cui i tendini flessori fanno leva aumentando la loro capacità di trasmettere la forza dei muscoli, assumendo un’importanza cruciale nella stazione eretta, nella deambulazione, e particolarmente nella fase di spinta.
La Sesamoidite :
La Sesamoidite, patologia che risulta comune tra ballerini, runners, tennisti, ciclisti ed altri atleti, in quanto questi mettono nella loro attività molta pressione sulla parte anteriore del piede. Non bisogna confonderla con una frattura del sesamoide ( dove si osserva una rottura dovuta ad un trauma importante della struttura anatomica in questione) o un sesamoide bipartito ( quella caratteristica congenita che presentano alcuni individui dove si vedono presenti 3 ossa sesamoidi invece di due, uno di dimensione normale e gli altri due di dimensioni ridotte) .
Le cause della sesamoidite, possono essere diverse :
- Traumi diretti sulle ossa sesamoidi, per esempio urtando con il piede su una pietra mentre cammini o corri a piedi scalzi.
- Traumi causati da movimenti ripetitivi che coinvolgono l’alluce. ( es. saltare atterrando con violenza sui talloni; ballare senza scarpe o con calzature con suole molto sottili; camminare o rimanere in piedi per molte ore su tacchi alti. o semplicemente un gesto sportivo ripetitivo su un terreno duro o con una calzatura non idonea )
- Frattura da stress, o da una condizione chiamata osteonecrosi.
Come si cura la Sesamoidite ?
Inizialmente, viene consigliato di tenere il piede a riposo, utilizzando ghiaccio protetto da un panno sulla zona interessata per non più di 25 minuti consecutivi ed utilizzando creme antiinfiammatorie due volte al giorno ( attenzione che sia davvero una sesamoidite e non una frattura, in quanto in questo caso il trattamento è differente).Si consiglia di recarsi da un podologo/ podoiatra che potrà progettarvi un ortesi plantare specializzata detti podortotici ( dispositivo medico realizzato a mano su calco del piede ).Mentre nei casi di sofferenza cronica il trattamento è un po più complesso in quanto può essere necessario combinare anche con una terapia farmacologica infiltrativa che stimola la rigenerazione delle fibre tendinee e riduce l’infiammazione.
Il trattamento è quindi, generalmente conservativo, ma nei casi di fallimento di quest’ultimo va comunque preso in considerazione un approccio chirurgico. Ma non preoccupatevi, nella maggior parte dei casi se la diagnosi e la causa che lo producono è stata correttamente identificata non sarà necessario finire “sotto i ferri”!
Bibliografia:
1. Yammine K. The sesamoids of the feet in humans: a systematic review and meta-analysis. Anat Sci Int. 2015 Jun;90(3):144-60. doi: 10.1007/s12565-014-0239-9. Epub 2014 May 7. Review. PubMed PMID: 24801385.
2.Aseyo D, Nathan H (1984) Hallux sesamoid bones. Anatomical observations with special reference to osteoarthritis and hallux valgus. Int Orthop 8:67–73
3.Dobas DC, Silvers MD (1977) The frequency of partite sesamoids of the first metatarsophalangeal joint. J Am Podiatry Assoc 67(12):880–882
4.Trolle D (1948) Accessory bones of the human foot: a radiological, histoembryological, comparative anatomical and genetic study. Musksgaard, Copenhagen, pp 20–53
da Staff Podomedica | Giu 20, 2018 | News
Con l’arrivo dell’estate ci troviamo a scegliere tra infradito, sandali, tacchi alti e decolleté, vogliamo darvi qualche consiglio per fare la scelta giusta.
Modelli di scarpe ne troviamo molteplici, con tacchi e suole di svariate misure, prodotte con materiali disparati, ma nella classifica delle calzature da evitare ci sono quelle con il tacco alto.
Scarpe sbagliate procurano dolori ai piedi e di riflesso al resto dell’organismo, per evitare questi problemi bastano alcune regole fondamentali, da rispettare sempre.
- La prima regola è di comprare le scarpe verso sera, quando il piede è provato da una giornata intera, questo vi permetterà di valutare meglio la sua comodità, provatele per almeno tre minuti, se compare fastidio in quel tempo sarà molteplice quando le userete.
- La scarpa adattata all’uso, se starete ore in piedi per lavoro, o dovrete camminare molto per non avere danni occorre utilizzare scarpe che rispettino l’anatomia del vostro piede.
- Le scarpe devono ripartire equamente il peso del corpo, 50% nel tallone e 50% nella parte anteriore, sfasato questo dato il piede ha un sovraccarico di lavoro.
- Le scarpe con il tacco alto sono dannose per questo motivo, ogni cm posiziona il 10% del peso in avanti, questo sviluppa quindi un maggior lavoro della struttura ossea ed articolare dell’avampiede, favorendo patologie dello stesso.
- La scelta dei materiali è davvero importante, tanto più per chi è costretto a lavorare in piedi per molte ore al giorno, una scarpa con pelle morbida favorisce maggiormente l’adattamento del piede rispetto ad una scarpa rigida e di materiale sintetico.
- Per chi ha una maggiore sudorazione si consigliano scarpe con la tomaia di cuoio, o scarpe sul mercato che permettono la traspirazione del sudore stesso.
Naturalmente per ogni chiarimento non esitate a scriverci a pazienti@podomedica.it .