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Piede dello Sportivo

Il piede nella pratica sportiva

Nella pratica sportiva, soprattutto quella caratterizzata da corsa e salto, problemi ai piedi sono di frequente osservazione.
I fattori determinanti una patologia da sovraccarico delle strutture del piede possono essere suddivisi in estrinseci ed intrinseci.

Fra i fattori estrinseci sono da considerare in primo luogo uno scarso ed errato allenamento, una esecuzione errata del gesto atletico, le calzature incongrue o frequenti cambiamenti di terreno di gioco con quindi differenti coefficienti di elasticità.

Fra i fattori intrinseci invece sono da annoverare innanzitutto le deformità sia del piede che sovrasegmentarie, le dismetrie degli arti inferiori, una perdita di elasticità delle strutture anatomiche, una ipostenia o uno squilibrio muscolare, un deficit di coordinazione su base neuromuscolare ed infine una lassità legamentosa generalizzata.

Nella corsa il tallone è soggetto ad elevatissimi stress da impatto mentre nella prima fase di appoggio il piede va incontro ad una iperpronazione dinamica espressa dal cosiddetto angolo “delta” individuato dall’asse della gamba e dall’asse del retropiede.

Chi è e cosa fa il Podologo dello Sport?

Il podologo assolve un ruolo molto delicato nello sport, in Italia ancora sconosciuto.

Innanzitutto occorre chiarire che è un professionista sanitario laureato che è in possesso di una ulteriore specializzazione o con master o con diploma universitario, italiano o europeo.

I suoi compiti sono sia dermatologici, sia ortopedico-fisiatrici:

  • Diagnosi e trattamento di patologie podaliche dermatologiche quali ipercheratosi, unghie incarnite, verruche plantari, problemi sudorali, flittene, vesciche ed altre, effettuando tra le altre, oltre ai normali trattamenti podologici cutanei, anche onicoresine (ricostruzioni ungueali), ortonixie (correzioni della forma dell’unghia), nonché prescrizioni e applicazioni di sostanze farmacologiche mirate ad uso dermatosportivo.
  • Diagnosi e trattamento di patologie biomeccaniche e posturali: ortoplastie (protezioni e correzioni siliconiche digitali), ortesi plantari speciali. Anche in tal caso effettuerà la ideazione, la prescrizione, la realizzazione, la corretta applicazione, nonché il controllo evolutivo nel tempo.

 

Qual è il vantaggio di avere nel team un Podologo dello Sport?

I vantaggi derivanti dalla presenza di un podologo nel settore sportivo sono notevoli, essendo infatti i conflitti e gli infortuni a livello del piede molto frequenti (vesciche cutanee, distorsioni alla caviglia, tendiniti, fasciti plantari, fratture da fatica….).

Dunque studiando accuratamente il movimento che si effettua in un determinato sport, il podologo dello sport può preventivamente e realizzare delle ortesi plantari di riequilibrio e stabilizzazione su misura, adattabili alle scarpe d’allenamento come alle scarpe da competizione, o su un calco preso in dinamica funzionale o direttamente sui piedi con gli stessi principi ispiratori.

Queste ortesi rappresentano un vero trattamento evolutivo durante la stagione sportiva.
Che vengono associate a precisi e fondamentali consigli all’atleta sulle calzature adatte.

Il ruolo del podologo è continuo, perché interviene sull’atleta durante tutta la sua attività:

  • Prima delle competizioni può prevenire problemi statici o dinamici effettuando delle correzioni sulle patologie appurate già nell’allenamento.
  • Durante le competizioni interviene sulle patologie cutanee che possono emergere rapidamente. Può inoltre applicare delle ortesi mobili temporanee per trattare patologie acute, come le tendiniti per esempio.
  • Dopo le competizioni, invece, il podologo risolve le patologie sopraggiunte durante la competizione stessa.

Il podologo quindi, offre assistenza completa, pre e post gara.